Ciao a tutti!
Come promesso WORKINGEASYTOGETHER torna dopo circa un mese di silenzio.
Tornare è faticoso come la fatica del primo lunedì post ferie, una fatica intrisa di torpore, risvegli lenti, ritmi diversi, scombussolamenti e nuvole.
Negli ultimi giorni di vacanza riflettevo su come sembra esserci uno stacco netto tra “l’ordinario” e le ferie e viceversa.
All’inizio uno stacco colmo di aspettative e desideri, progetti di benessere… ah finalmente mi rilasso, finalmente vado in montagna, finalmente posso dedicarmi del tempo, finalmente metto a posto la casa, finalmente posso fare ciò che ho lasciato indietro,…la mente ci porta naturalmente verso il desiderio di un dopo “più aperto”, “più spazioso” che coincide con il periodo di assenza dal lavoro. Ed è vero che cambia il dipanarsi dei ritmi delle giornate, spazi compressi trovano maggiore espansione, un desiderio nel cassetto come un bel viaggio esce allo scoperto e si realizza, la pecezione del tempo sembra più leggera e ariosa,…ed è anche vero che questa sensazione di stacco funziona come un boomerang e mi coglie impreparata sulla via del ritorno alle faccende quotidiane.
Gli ultimi giorni compare una sensazione gracchiante, un’ ansia leggera che porta nuovamente pensieri “sul dopo”…senza il “finalmente” che esprimeva tutta la sorpresa dell’estate, -” qualcosa” dentro si tinge di colori autunnali e irrigidisce le spalle, la schiena, il sonno, si trasforma in…”domani si ricomincia”!
L’entusiasmo si trova compresso, un altro viaggio torna nel cassetto, progetti extra e desideri si mettono in un cantuccio, le giornate si accorciano, la scuola dei nostri figli comincia, le scadenze del lavoro sono di nuovo sulla scrivania,… la resistenza a tutto questo si fa strada nel corpo e nella mente.
Questa volta però mi sono fermata a sentire la voce di queste sensazioni e tra i fili intricati ho trovato anche un filo diverso, un filo rosso: e mi sono accorta che era presente nella mia gioia all’inizio delle ferie e lo è ora nella lentezza del rientro, un filo illeso dalle esperienze fatte pre, durante o post, eclatanti o discrete, un filo che mi ricorda la soluzione di continuità tra un mese e l’altro, tra il prima e il dopo, tra i luoghi che visito e i visi che incontro, tra le montagne russe delle mie emozioni e sensazioni; è presente nella confusione e nella lucidità, quando lo sento e quando non lo percepisco,…
E’ il filo del fluire della vita, e’ il filo della REALTA’, nuda e cruda, forte e vivace, quel filo che collega tutto il resto anche quando ciò che accade non trova il suo posto, quello, proprio lui, l’unico filo che mi permette di stare in connessione con la mia storia e con quella degli altri, e mi dà una possibilità non da poco: scegliere e crescere.
Bentornata Elisabetta e bentornati tutti voi!