Arrivo ad agosto con trepidazione, consapevole che non ho ancora ferie ma una formazione intensa fino alla metà del mese e poi un pò di tempo senza impegno, alcun impegno, se non quello di prendermi cura di ciò che ha più bisogno di essere ascoltato, considerato e valorizzato…il mio tempo. Il tempo che rincorro con l’illusione di “sistemare tutto bene” prima di partire, sistemare ciò che ritengo debba essere sistemato, quanto basta a placare l’ansia di lasciare qualcosa in sospeso. Eppure ogni anno lascio più di una cosa in sospeso. Succede sempre che qualcosa mi sfugge a causa di una dimenticanza, della stanchezza con cui arrivo a fine luglio o semplicemente imprevisti o contrattempi che mi irritano e con la loro energia mi ricordano che da me dipende qualcosa, ma non tutto. E quando realizzo che è proprio così, mollo le cime che mi tengono aggrappata al quotidiano e vado incontro al nuovo con le spalle più basse e le ginocchia morbide. Un tempo di pausa e spazio, anche piccolo come una fessura sulla porta dell’estate: aperta a nuovi incontri, profumi e sapori, sguardi sconosciuti; uno spazio dentro, più che fuori, in cui tacere, in cui “non raggiungere” nulla, in cui sostare cullata dai venti caldi della sera. E un tempo in cui ripensare cosa vuol dire “essere social” e non stare sui social…che mi vedranno latitante per tutto il mese. Non manderò post su iniziative o attività mie e del network, intuizioni, sentimenti e sensazioni, progetti, idee…che senz’altro non mancheranno di venirmi a trovare nel cuore e nella mente anche quando sarò a testa in giù o quando camminerò in qualche sentiero della verde montagna…ma farò silenzio quanto basta a creare spazio, quello di cui ho bisogno per togliere il superfluo e ritrovare l’essenziale. Per ritornare a settembre con la motivazione e l’energia che la realtà mi chiede.
E il mio augurio di buon agosto per chi andrà in ferie e per chi lavorerà è con queste parole, semplici e vere, lette già tradotte sul Corriere della Sera di qualche giorno fa:
…E anche il tempo delle vacanze (…) un tempo per il riposo, ma anche per gli incontri, la condivisione e la convivialità (…) che sia possibile sentire in questi momenti, l’invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, e a farne là dove abitiamo, un mondo più caloroso, umano, fraterno. Un tempo per l’incontro delle persone a noi vicine, gli amici: un momento per prenderci il tempo di vivere qualcosa insieme…Apriamo il cuore alle cose belle, a tutti, e a chi rischia di sentirsi un pò più solo…Potremo quindi, più attrezzati, riprendere la strada insieme…
Padre Jacques Hamel, St. Etienne, Rouen, France
CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE
in Workingeasytogether