RespiraPLEASE 2° appuntamento. La schiena non è un lato oscuro


rubrica a cura di WorkingEasyTogether e Fondazione Yoga

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Eccoci al 2° appuntamento della nostra rubrica! RESPIRIAMO CON LA SCHIENA!? Quando ci dicono di fare un bel respiro, nel peggiore dei casi gonfiamo il petto, nel migliore, se per esempio ci siamo iscritti a un corso di yoga e ci hanno spiegato la respirazione completa, cominciamo pazientemente a gonfiare l’addome, poi il torace e infine la parte alta, quella sotto le clavicole. Insomma, ci comportiamo come se fossimo bidimensionali. Ma il corpo, e così i polmoni, ha uno spessore e una parte posteriore. Non avendolo sotto gli occhi, è diventato una sorta di “lato oscuro”. Anche i polmoni hanno il loro lato oscuro, ma se vogliamo respirare “a pieni polmoni”, conviene tenerlo presente e portare anche lì il respiro. Come si fa? Basta sdraiarsi sulla schiena, con le ginocchia flesse, far aderire bene il dorso a terra e quando viene il momento di inspirare, dimenticarsi della parte anteriore e gonfiare la schiena. Sarà la terra stessa, o il tappetino su cui ci siamo sdraiati, a restituirci e informarci delle sensazioni. Proviamo a far respirare tutta la schiena, in modo uniforme; il respiro occuperà tanto più spazio nel dorso quanto più sarà mobile il nostro diaframma. Il respiro nella schiena è utile anche perché ci informa sulla mobilità del nostro diaframma, sulla sua “corsa”. Inoltre, respirare in questo modo regala sensazioni insolite, inusuali, e ci rende più consapevoli delle zone neglette del corpo.

da www.yoga216.com

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