yoga




Siamo stati abituati a “non dover mostrare il fianco”. Mostrare il fianco come segno di debolezza o comunque come prudenza necessaria a non esporsi nei confronti degli altri, che furbescamente o malignamente, potrebbero usare quest’apertura “contro di te”. Siamo immersi in una cultura che festeggia l’Ego nelle sue manifestazioni più grossolane, ci “mostriamo” e ci piace mostrarci e i social ci danno una grossa mano.  Mostriamo tutto o quasi, figli compresi, relazioni, avvenimenti, gusti in ambito culinario, vestiario, hobby e passioni, idee e opinioni,…però ci rimane la paura “di mostrare il fianco”. Perchè “mostrare il fianco” non è l’Ego che ci piace “far vedere” ma quelle parti di noi che riescono ancora a “fuggire” all’immagine che vogliamo che gli altri percepiscano.… Continua a leggere

Mostrare il fianco, tra difesa e apertura



Nasce la collaborazione con Il  Consorzio Ospitalità Diffusa Una Montagna di Accoglienza nel Parco con il titolo NATURYOGA: un percorso antico che da Borzonasca ci guida alla scoperta dei tesori di Borzone e della Val Penna, e nello stesso tempo un percorso interiore che, lungo il cammino, dona momenti di sosta per entrare in contatto con il proprio sé attraverso la consapevolezza del corpo e del respiro , immersi nella rigogliosa natura circostante. Partiamo dall’ antichissima Abbazia di Borzone ( che poi visiteremo il pomeriggio) con un momento di “preparazione” corpo-mente. La gita  prosegue svelando uno ad uno gli altri tesori: le teste apotropaiche, il Volto Megalitico, le rovine della Chiesa di San Martino di Licciorno, nel bosco caratteristico del Parco dell’ Aveto.… Continua a leggere

NATURYOGA in collaborazione con il Consorzio Ospitalità Diffusa


Sottotitolo: la conquista della non conquista. Può sembrare strano ma è proprio così, non sono mai stata flessibile, nemmeno da bambina quando mi sottoponevo ad allenamenti intensi di ginnastica artistica, ricordo piuttosto quella fitta lancinante alla schiena quando la mia insegnante voleva che tendessi di più le ginocchia nel “ponte”. Avete presente il ponte? La posizione con mani e piedi a terra e schiena inarcata. Gulp! Con la convinzione che i bambini bisogna plasmarli per ottenere non si sa bene quali risultati spesso si incontrano insegnanti che ti spremono come un limone senza alcuna concezione anatomica del funzionamento dei tuoi muscoli, delle tue articolazioni, del tessuto connettivo e tanto meno della loro interrelazione…e spingi, tira, inarca, sposta,..aiuto..più… Continua a leggere

Rigidità del corpo…ti sono grata!


Pian piano la pratica yoga e meditativa si affina, e per “affinarsi” intendo il semplice procedere con costanza nel tempo. Non è un affinarsi dato da uno sforzo di volontà ma piuttosto un flusso che manifesta naturalmente i frutti grazie ad una dedizione quotidiana. In questo affinarsi ho la sensazione di “spogliarmi” piano piano di quei condizionamenti e schemi mentali, di quelle idee preconcette su di me e su come funziona il mondo, di quelle rigidità fisiche e mentali che bloccano la mia energia e potenzialità. Perchè é verò che questo lavoro di spoliazione ci fa incontrare la nostra vulnerabilità, debolezze, ferite, i nodi del nostro albero, l’albero della vita che stiamo attraversando giorno dopo giorno.… Continua a leggere

Corpo e mente: work in progress